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Cosa NON mi manca


Nel post precedente ho condiviso con voi alcune piccole cose che mi mancano dell’Italia. Cose da poco, come avete visto, ma che sommate fanno una grande differenza. Ora invece parlerò di alcune cose che non ne sento la mancanza o che, in qualche modo, sono riuscito a rimediare.

LIBRI E GIORNALI


Quando vivevo in Italia nel mio piccolo bilocale avevo circa 2000 libri. Il corridoio era in pratica un’intera libreria e in ogni stanza, bagno escluso, avevo almeno uno scaffale con altri libri. Per venire a vivere in Brasile ho dovuto regalarli tutti, e non è stato facile, credetemi. In Brasile ne ho portati solo qualche centinaio, quelli a mio avviso che non potevo lasciarli da parte. Da qui si capisce la mia passione per i libri e la lettura. Mi piacciono i libri, sia per le storie raccontate che come oggetti in sé. Li trovo belli, educativi, riflessivi e tanto altro. Quindi dovevo trovare un modo per avere di nuovo tutti i miei vecchi libri e di trovarne di nuovi una volta arrivato in Brasile. Per fortuna la tecnologia mi è venuta in aiuto: nel mio PC ora ho circa 3000 e-book, tutti in italiano, e ogni giorno ne scarico almeno un paio nuovi. Quindi possiamo benissimo dire che i libri non mi mancano, dato che riesco a trovarli ormai su internet senza problema alcuno.

Lo stesso discorso vale per i giornali. Nei miei “Preferiti” ho i link di tutti i quotidiani italiani e di alcune riviste. E sempre su internet è molto facile trovare siti dove poter scaricare ogni tipo di giornale, italiano ed estero che sia.

FILM E TV


Iniziamo col dire che la televisione non mi ha mai interessato. Quando ero in Italia guardavo solo il telegiornale, giusto per essere informato su quanto succedeva nel mondo, qualche programma divertente, tipo Zelig, giusto per farsi una risata ogni tanto e qualche programma informativo o culturale. Alla sera preferivo uscire o vedere un film. Qui in Brasile ho avuto la TV a cavo, poi sono passato a quella satellitare e ora mi ritrovo con una normalissima antenna UHF che, qui dove abito, prende solo un canale. Ma non è affatto un problema, anche perché, sempre grazie a internet, volendo riesco ad assistere a quasi tutti i programmi italiani, sia della Rai che quelli privati.

I film invece mi piacciono molto e ogni sera ne guardo uno diverso. Non sono abbonato a Netflix per il semplice fatto che scarico i film che mi piacciono in lingua originale, ma con sottotitoli in portoghese o italiano. In questo modo ho la possibilità di vedere film non ancora in programmazione in Italia e da poco usciti sul grande schermo.

CIBO


Si, lo so, nel post precedente avevo detto che molte cose di cui sento la mancanza sono legate al cibo, ed è vero. Ci sono molti prodotti italiani che in Brasile sono impossibili da trovare, però da buon italiano mi arrangio. Ecco così che al posto dei pelati ho imparato a fare il sugo con i pomodori "veri", quando voglio mangiare una pizza all’italiana o una focaccia ligure preparo io la pasta e suo gli ingredienti che mi piacciono, i ravioli ho imparato a farli in casa, così come le tagliatelle. Il fatto di essere lontano da casa e di non riuscire a trovare ciò che desidero mi ha spronato a imparare tante cose nuove, cose che in Italia nemmeno sognavo (perché fare la pasta o il pane in casa quando bastava svoltare l’angolo per trovare un pastificio o una panetteria?). Se poi aggiungiamo che adoro cucinare tutto diventa ancora più semplice.

GLI ITALIANI


Prima di venire insultato da tutte le parti vediamo di chiarire bene questo punto. Io sono un italiano che vive lontano dal proprio paese e, come ormai avrete capito, amo l’Italia e ne sento la mancanza. Quindi ben venga qualche mio connazionale con cui scambiare due chiacchiere, bere un caffè o fare una spaghettata insieme. Ma, diciamo così, non ne sono ossessionato. Riesco a vivere bene anche senza qualche amico o conoscente italiano. Se capita di conoscerne qualcuno e passare una serata in compagnia ben venga, ma anche se fossi l’unico italiano rimasto sulla terra riuscirei a vivere senza farmi mille problemi.


Non so, forse pensandoci meglio troverei altre cose dell’Italia che mi mancano e altre che non ne sento più la necessità. Col tempo ci si abitua a molte cose e bisogna imparare ad adattarsi a queste nuove abitudini. Non è facile ma è possibile.

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