Il mio Instagram

header ads

La nuova epidemia


Epidemico [significato]
  •      *proprio dell'epidemia, che ha natura di epidemia
  •           malattia epidemica, morbo a carattere epidemico
  •       (senso figurato) dilagante

Bene, a São Paulo penso che qualcuno starà facendo festa, e nello stesso tempo sarà con le dita incrociate fino alla fine dell’anno. Perché, direte voi. Perché per la prima volta nella storia di São Paulo, l’indice di omicidi é sceso al 9,52 nel primo trimestre dell’anno. “Pela primeira vez em toda a série histórica o Estado de São Paulo atende aos índices da OMS, que estabelece que seja abaixo de dez por cem mil habitantes. São Paulo chega a 9,52 no primeiro trimestre”, ha affermato il governatore Geraldo Alckmin durante la consegna di 50 nuove vetture alla Rondas Ostensivas Tobias de Aguiar (Rota), un battaglione della Polizia Militare. Ecco perché ho parlato all’inizio di epidemia, perché, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), gli omicidi vengono considerati epidemici quando raggiungono o superano 10 [omicidi] ogni 100.000 abitanti.

E São Paulo, anche se per poco, é riuscita per la prima volta a non entrare in questa statistica. Ecco allora che nello Stato di São Paulo, solo nel mese di aprile, ci sono stati sì 356 omicidi, ma 36 in meno a confronto dell’anno scorso. E che nei primi tre mesi dell’anno gli omicidi sono scesi a 992 contro i 1224 del 2010, 232 casi in meno, un bel motivo di essere allegri. Ma se pensate che São Paulo sia un caso a parte, una città molto violenta, sappiate che secondo la Secretaria de Segurança Pública, il tasso di omicidi nell’intero Brasile é di 25 ogni 100,000 abitanti, ben maggiore del 9,52. Ah, già… dimenticavo che per alcuni in Brasile non esiste la violenza.

E in Italia, nella nostra beneamata Italia tanto disprezzata da molti miei connazionali?

Nel panorama europeo, l'Italia è uno dei Paesi più sicuri per numero di morti violente: si colloca al di sotto della media, con 14 delitti per milione [per MILIONE] di abitanti e in ottava posizione dopo Austria, Lussemburgo, Svezia, Germania, Malta, Slovenia e Repubblica Ceca. Le ex repubbliche russe del Baltico, Lituania, Estonia e Lettonia, detengono il record negativo, con indici rispettivamente pari a 118,3, 83,9 e 55,2 per milione di abitanti. (*) fonte ISTAT

Ma, aldilà delle polemiche, dei numeri e di quel pizzico di ironia di questo post, un augurio va di cuore a tutte quelle persone che, in ogni modo, cercano di fare andare meglio questo Paese. Grazie a tutti voi.

Posta un commento

7 Commenti

  1. Durante anos a cidade de Belford Roxo, na grande Rio, liderou o topo da criminalidade no mundo (!). Muito mais que em zonas de traficantes na Bolívia e na Colômbia. Enquanto isso, na Itália, a Polizia di Stato está completando 159 anos e aproveitaram para comemorar a redução dos homicídios.

    O trânsito brasileiro é outro criminoso: mais de 50... mortos por ano. Sei não, mas lendo as estatísticas fico pensando que Belford Roxo saiu da lista por não ter sobrado ninguém. :(

    RispondiElimina
  2. Oi Allan.
    Adoro i tuoi interventi. Sono sempre un misto di intelligenza e di simpatia che é un vero piacere leggerli.

    Um abraço.

    RispondiElimina
  3. Por que serà que outros brasileiros nao vieram aqui comentar e dizer quanto gostam dos seus textos e da ironia contida neles.

    RispondiElimina
  4. É a mais pura verdade brasileira!
    Parabéns pelo seu blog...

    Bacio!

    RispondiElimina
  5. Oi Aline. Grazie 1000 per i complimenti, è sempre bello riceverli.
    Per quanto riguarda quello che ho scritto devo ammettere che è la cosa che mi fa più paura del Brasile. Penso che finchè non si riuscirà a debellare o perlomeno diminuire il grado di violenza di questo Paese non sarà mai considerato di "primeiro mundo", pur avendo un'economia da far invidia ai paesi occidentali. Speriamo che col tempo le cose migliorino.
    Un grande abraço e un beijo pra vc.

    RispondiElimina
  6. Il problema della violenza in Brasile potra' essere contenuto passando da un approccio puramente repressivo ad uno che cerca il dialogo, con azioni di pacificazione, educazione, miglioramento delle condizioni di tutti non di alcuni.
    ma senza una riforma dei corpi di polizia militare e civile, che sono infestati da veri banditi (non tutti, ovviamente)sara' difficile arrivare a grandi cambiamenti.
    Stefano

    RispondiElimina